
ULTIMI CREPUSCOLI SULLA TERRA
Liberamente ispirato all’opera letteraria di Roberto Bolaño
Testi tratti da “il terzo reich”, puttane assassine, 2666, e altri
Regia, drammaturgia Fabio Condemi
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
Leggendo i libri di Roberto Bolano si ride, ci si infastidisce, ci si commuove, si ha paura, ci si annoia, si soffre, ci si sente persi, si prova ansia, si sogna, si crede che possano esistere ancora passioni estreme, ci si illude che la poesia abbia senso, si pensa che niente abbia senso, si crede che tutto sia vano, e ci si convince che vivere sia meravigliosamente insano: dove si trova qualcosa del genere nei romanzi degli ultimi trent’anni? in nessun altro scrittore di oggi la letteratura è così grandiosamente allegra e disperata. Ammaliati dalla stupefacente capacità affabulatoria di Bolaño, e dalla sua voce al tempo stesso amabile e ironica, ci addentriamo in un labirinto di luoghi, di segni, di incontri, di libri, di quadri, di sogni, di storie che generano altre storie: un labirinto dove ci aggiriamo frastornati e felici, senza tuttavia sentirci mai perduti. Giacché, pur nel moltiplicarsi vertiginoso degli eventi, dei generi e dei piani temporali, Bolaño sa tenere il suo racconto con mano salda: e il lettore è certo che tutti i nodi che si vanno aggrovigliando si scioglieranno.
Bolaño è contemporaneamente il cronista di una quotidianità assurda, frantumata e inconsapevolmente crudele, e il visionario capace di spingere le situazioni vertiginosamente verso la morte, il sogno, l’attesa di catastrofe, l’allucinazione o il gioco intellettualistico. Di girovagare senza pace tra la crudeltà, il sentimentalismo, le immagini, i desideri e le citazioni del nostro caos giornaliero.
Fabio Condemi (Ferrara, 1988) diplomato al corso propedeutico della scuola del Teatro Stabile di Genova e nel 2015 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma.
Dal 2016 è assistente di Giorgio Barberio Corsetti con il quale ha collaborato per diversi allestimenti teatrali e operistici.
Nel 2017 presenta lo studio de Il sonno del calligrafo tratto dal romanzo Jakob Von Gunten di Robert Walser alla sezione College della Biennale Teatro di Venezia, ricevendo una menzione speciale per “il rigore e l’inattesa ironia con cui ha affrontato un autore complesso come Robert Walser (…)”. Nel 2018 il suo lavoro Jakob Von Gunten debutta alla Biennale Teatro di Venezia e nel 2020 è di nuovo ospite in laguna con La filosofia nel boudoir di de Sade.
Gabriele Portoghese (Milano, 1982) inizia il suo percorso sotto la guida di Carlo Cecchi. Ha lavorato, tra gli altri, con Andrea Baracco, Valerio Binasco, Ferdinando Bruni, Fabio Cherstich, Giorgio Barberio Corsetti, Roberto Rustioni, Federica Santoro. Dal 2015 collabora col regista Fabio Condemi. Premio Ubu come miglior attore nel 2021.
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